venerdì 19 luglio 2013

recensione "cose di cosa nostra"

ciao a tutti eccomi qui oggi in questo giorno particolare..... 19 luglio una data che per chi come me ama la legalità si ricorderà molto bene.
Oggi infatti il 19 luglio, ma nel 1992 muore in una strage (strage di via d'Amelio) uno dei più grandi magistrati esistiti in questa piccola/grande Italia,che è Paolo Borsellino.
Prima di cominciare a parlare di questo BELLISSIMO libro che si chiama cose di cosa nostra vi lascio alcune frasi di questo grande uomo e magistrato che era Paolo Borsellino:

"Sono diventato giudice perchè nutrivo grandissima passione per il diritto civile ed entrai in magistratura con l’idea di diventare un civilista, dedito alle ricerche giuridiche e sollevato dalle necessità di inseguire i compensi dei clienti. [...]
Il 4 maggio 1980 uccisero il Capitano Emanuele Basile ed il Comm. Chinnici volle che mi occupassi io dell’istruzione del relativo procedimento. [...]
Avevo scelto di rimanere in Sicilia ed a questa scelta dovevo dare un senso. 

I nostri problemi erano quelli dei quali avevo preso ad occuparmi quasi casualmente, ma se amavo questa terra di essi dovevo esclusivamente occuparmi.
Non ho più lasciato questo lavoro e da quel giorno mi occupo pressocchè esclusivamente di criminalità mafiosa.
sono ottimista perchè vedo che verso di essa i giovani, siciliani e no, hanno oggi una attenzione ben diversa da quella colpevole indifferenza che io mantenni sino ai quarantanni. Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di reagire di quanto io e la mia generazione ne abbiamo avuta.

I giovani di ventun’anni fa sono diventati adulti e hanno più forza."

Ora parliamo di questo libro grandissimo, non di spessore fisico, di spessore intellettivo e umano.
Questo libro è di GIOVANNI FALCONE, altro grandissimo uomo e magistrato morto nel maggio 1992 in un altro vile attentato.
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino lavorarono insieme per tentare di sconfiggere questo grande cancro che attanaglia la sicilia, e tutta l'italia, che si chiama Mafia. 
In questo libro Falcone, in collaborazione con una giornalista francese specializzata in vita politica italiana, Marcelle Padovani scrive questo libro dove racconta, come in un grande testamento lasciato alla storia, tutto ciò che c'era da sapere su cosa nostra.
Racconta il suo metodo, le violenze, i messaggi e i messaggeri, la contiguità, cos'è cosa nostra, i profitti e le perdite, infine di potere e poteri.
Questi sono a grandi linee gli argomenti e i capitoli, questo libro è stato costruito dalla giornalista grazie a venti grandi interviste rilasciate a lei da Falcone.
Da questo libro non ne esce solo cio che falcone aveva imparato lavorando per combattere cosa nostra, ma esce anche la sua grandezza interiore come uomo e cio che lui ha sempre visto nella sua bellissima e tanto amata sicilia da quando era piccolo.

Cos'altro dirvi? solo LEGGETELO, non per tranne chissa quale grande insegnamento perche quello dovrebbe essere ormai penetrato nelle coscienze comuni dopo le innumerevoli stragi di mafia che da decenni straziano l'italia, ma per capire chi era il Giovanni Falcone uomo che esce da ogni frase scritta su questo libro e che dopo averlo letto non potrete mai dimenticare!!!

VOTO 100/10 è UN LIBRO CHE OGNI ITALIANO E OGNI PERSONA IN QUALSIASI PARTE DEL MONDO ABITI DEVE LEGGERE PER CAPIRE CHI ERA FALCONE E QUANTO LUI AMASSE QUESTO LAVORO CHE PULTROPPO LO HA PORTATO ALLA MORTE.

Questo libro è edito da bur rizzoli con un costo di 9,90€ e sono 183 pg.

Nessun commento:

Posta un commento